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Chi e come si percepisce il bonus irpef di 80 euro?

Da maggio è in busta paga il bonus Irperf, la misura introdotta dal Governo Renzi per “ridurre nell'immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro” contenuta nell’art.1 del Decreto Legge 24 aprile 2014, n.66 “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” in cui si riconosce un credito di 80 euro al mese ai lavoratori dipendenti e ad alcune categorie assimilate.
Nel dettaglio le istruzioni per applicare il credito introdotto dal Dl 66/2014 sono illustrate nella circolare n. 8/E dell'Agenzia delle Entrate del 28 aprile 2014 .
Beneficiari sono i lavoratori che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente, e alcuni redditi assimilati, al netto del reddito da abitazione principale, fino a 26 mila euro, purché l'imposta lorda dell'anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente.
L’importo del credito è di 640 euro, quindi 80 euro al mese da maggio a dicembre, per i possessori di reddito complessivo non superiore a 24.000 euro e non concorre alla formazione del reddito: in caso di superamento del predetto limite di 24.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 26.000 euro.
I sostituti d'imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni del mese di maggio, in via automatica. Nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.
I lavoratori che nel 2014 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente, erogato da un soggetto non sostituto di imposta e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso.
Con la successiva circolare n. 9/E dell'Agenzia delle Entrate del 14 maggio 2014 viene chiarito che il bonus di 80 euro è previsto anche per i lavoratori che percepiscono somme a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni e le indennità di mobilità e di disoccupazione. Inoltre viene specificato che non concorrono al superamento del limite di 26 mila euro previsto dal bonus, le somme percepite a titolo di incremento della produttività, che godono di una imposta sostitutiva del 10%.
Per disoccupati, cassintegrati e lavoratori in mobilità, l’Agenzia delle Entrate dichiara che il diritto scatta automaticamente perché le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli "sostituiti“. In tutti i casi per verificare se si ha diritto agli 80 euro bisogna comunque tener conto anche delle entrate ottenute dall’affitto di immobili assoggettati alla “cedolare secca".
Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell’anno, il datore di lavoro deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo.
La circolare chiarisce infine che il credito spetta anche ai lavoratori deceduti, in rapporto al loro periodo di lavoro nel 2014. Sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi presentata da uno degli eredi.
Riguardo al bonus Irpef per pensionati e disoccupati è intervenuto infine l'Inps con il messaggio n. 5661 del 27 giugno 2014, che notificherà con un sms l’accredito della prima rata a partire dal 30 giugno ai disoccupati e ai percettori di altre prestazioni a sostegno del reddito come Mobilità/ASpI/MiniASpI ecc. Ai pensionati, aventi diritto alle detrazioni d’imposta per lavoro dipendente, la prima rata di 80 euro del bonus sarà accreditata con la pensione di luglio.
Per approfondimenti: Dossier – il Governo