Esempio di risposta alle domande piĆ¹ frequenti
Che uso fanno le amministrazioni comunali delle informazioni e dei dati raccolti con la compilazione dei questionari del 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni dell'anno 2011?
Il 15°Censimento, compilato a partire dal 9 ottobre (data di riferimento) fino al 20 novembre 2011, è servito a "contare" la popolazione e a raccogliere informazioni che costituiscono il punto di partenza per individuare adeguate politiche e azioni di sviluppo, mettendo a confronto le diverse realtà territoriali italiane. In particolare la rilevazione totale della popolazione e delle abitazioni ha come scopo:
produrre un quadro informativo statistico sulle principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione a livello nazionale, regionale e locale;
determinare per ogni comune l'insieme delle persone residenti che costituiscono la popolazione legale (popolazione che rappresenta la base per determinare i posti letto negli ospedali, il numero delle farmacie, delle scuole per grado di istruzione, il numero dei rappresentanti politici all'interno delle diverse istituzioni, ecc.);
fornire dati e informazioni utili all'aggiornamento e revisione delle anagrafi comunali della popolazione residente;
produrre informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche delle abitazioni e degli edifici.
Rispondere al questionario, oltre che un dovere, è fondamentale per mettere in luce le caratteristiche del Paese. Le informazioni fornite dai cittadini sono tutelate dalle disposizioni in materia di segreto statistico e sottoposte alla legge sulla protezione dei dati.
Il 29 febbario 2012 si è chiusa la fase di raccolta dei questionari del 15° Censimento (24.512.012 questionari raccolti).
Per approfondimenti sui risultati del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni si rimanda alla consultazione dell'apposita sezione del sito Istat - Censimento della popolazione.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente) all'articolo 46 dispone che, a seguito di ogni censimento generale della popolazione, i comuni debbano provvedere alla revisione dell'anagrafe al fine di accertare la corrispondenza quantitativa e qualitativa di essa con le risultanze del censimento. Nell'intervallo tra due censimenti l'anagrafe deve essere costantemente aggiornata, in modo che le sue risultanze coincidano, in ogni momento, con la situazione di fatto relativa al numero delle famiglie, delle convivenze e delle persone residenti nel comune.
Il Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - insieme all'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha definito le istruzioni relative alle modalità con le quali effettuare la revisione dell'anagrafe della popolazione residente, sulla base delle risultanze del censimento, fissando al 31 dicembre 2013 il termine per la conclusione delle operazioni di revisione dell'anagrafe.
In particolare i comuni dovranno porre attenzione alla cancellazione anagrafica per irreperibilità accertata a seguito del censimento, anche perchè la presenza nei registri anagrafici di individui o famiglie non più dimoranti sul territorio comunale rappresenta una delle cause più frequenti di disallineamento dei registri anagrafici rispetto alla situazione demografica effettivamente esistente.
Per approfondimenti: Ministero dell'Interno - Circolare n.3/2012