pasemplice.it

 Federazione Regionale Degli Ordini Dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Delle Lombardia

In questa pagina troverai le informazioni per contattare l'amministrazione pubblica Federazione Regionale Degli Ordini Dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Delle Lombardia. Quando disponibili sono inoltre presenti i link ai canali social media dell'amministrazione ed altri dati di interesse pubblico.

Dati e contatti dell'amministrazione "Federazione Regionale Degli Ordini Dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Delle Lombardia". Fonte dati: indicepa.gov.it.
 Amministrazione Federazione Regionale Degli Ordini Dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Delle Lombardia (FODAF Lombardia)
 Comune Milano
 Responsabile Presidente Marco Goldoni
 Indirizzo Via Giovanni Pacini 13 - 20131, Milano MI (regione: Lombardia)
 Sito istituzionale http://fodaflombardia.conaf.it/
 Tipologia Federazioni Nazionali, Ordini, Collegi e Consigli Professionali (Pubbliche Amministrazioni)
 Cod. Fiscale 97119370159 (validato)
 Pec protocollo.odaf.lombardia@conafpec.it
 Altro federazionelombardia@conaf.it

Esempio di risposta alle domande piĆ¹ frequenti

Sono il presidente di un'associazione non profit che opera nel campo culturale e ambientale, sono venuto a conoscenza di un Protocollo di Intesa siglato tra alcune grandi associazioni nazionali non profit e il MiBAC al fine di ricevere contributi per la realizzazione di attività di supporto in ambito culturale. Possono accedere solo le associazioni firmatarie (Legambiente, ecc) oppure anche una piccola associazione può proporre la sua candidatura? In caso affermativo quali sono le attività per le quali è possibile attivare la convenzione con il Ministero?

Il protocollo d'Intesa del 5 ottobre 1999 stabilisce l'apertura alla firma di tutte le associazioni di volontariato.
Le Convenzioni possono essere impiegate per disciplinare una vasta gamma di attività, ed in particolare:
- il prolungamento degli orari di apertura di musei, siti archeologici e biblioteche
- il miglioramento del grado di sicurezza,
- l’ampliamento della gamma dei servizi culturali,
- il potenziamento e la qualificazione dei servizi di accoglienza,
- la realizzazione di un maggior grado di flessibilità dell’offerta nei grandi musei,
- il superamento delle difficoltà legate ai fattori di ordine stagionale,
- la promozione dello sviluppo di attività espositive temporanee,
- lo sviluppo delle attività didattiche rivolte alla scuola dell’obbligo,
- il supporto per la sistemazione di materiale di archivio e dei cataloghi,
- la realizzazione di circuiti assistiti di tutela e fruizione del patrimonio diffuso impropriamente definito marginale, perché escluso dai percorsi universalmente conosciuti, e penalizzato dall’assenza di circuiti organizzati ed assistiti in grado di offrire supporti adeguati alla fruizione e da orari di apertura ristretti, quando non addirittura dalla totale chiusura per assenza di sorveglianza: parchi archeologici, chiese, palazzi, ville storiche e complessi monumentali, ma anche parchi e riserve naturali,
- pubblicazione e divulgazione di materiali di informazione, promozione e didattici (stampati, video, CD-ROM, siti Internet ecc.);
- organizzazione di campagne di informazione sui beni culturali ed ambientali rivolte al grande pubblico;
- organizzazione di eventi di valorizzazione dei beni stessi, anche tramite l’intervento finanziario di soggetti privati.
Per approfondimenti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Contributi e agevolazioni
N.B. Vedere gli allegati all'ultimo paragrafo della pagina: Il volontariato nei beni culturali