Esempio di risposta alle domande piĆ¹ frequenti
In cosa consisono i voucher o finanziamenti per la formazione continua dei lavoratori?
I voucher sono buoni formativi/finanziamenti che un cittadino può spendere per accedere ad interventi formativi scelti autonomamente in base a proprie esigenze e prospettive professionali. L’amministrazione pubblica, in genere, indica all'interno di un avviso pubblico i requisiti necessari per inoltrare la richiesta. Ogni richiesta di finanziamento tramite voucher è soggetta alla valutazione formale dei requisiti e alla valutazione di merito.
La sperimentazione dei voucher è stata introdotta, a partire dal 1998, in alcune Regioni italiane e si è successivamente diffusa in altre regioni fino a coprire la quasi totalità del territorio nazionale.
Il dispositivo è finalizzato a sostenere la realizzazione di progetti formativi presentati dai singoli lavoratori per dare risposta ad esigenze di aggiornamento e ampliamento di conoscenze e competenze professionali avvertite a livello individuale.
Il principale strumento finanziario a sostegno dei voucher è costituito dalla legge 236/93 (di conversione del Decreto Legge 20 maggio 1993 n. 148).
Indipendentemente dalla fonte finanziaria, il valore economico assegnato al voucher varia da un minimo di 500 Euro a un massimo di 5.000 Euro.
Il voucher non può essere ottenuto in qualsiasi momento ma periodicamente: in genere una volta l’anno, la Regione o le Province emanano un Avviso pubblico per raccogliere le domande dei lavoratori. Quindi, è necessario tenere d’occhio le iniziative della Provincia di residenza e della Regione. Si possono scegliere sia le iniziative di formazione che riguardano il proprio lavoro attuale sia quelle che consentono di migliorare la propria posizione o di cambiare lavoro. I corsi scelti individualmente vanno seguiti fuori dall’orario di lavoro oppure usufruendo, nei casi previsti, delle 150 ore di permesso per studio.