Per presentare domanda di regolarizzazione di un lavoratore extracomunitario irregolare alle sue dipendenze, quali erano le modalità con cui il datore di lavoro doveva versare il contributo forfettario di 1000 euro previsto dalla normativa?
Il datore di lavoro che presentava domanda di emersione, ai sensi della procedura di regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari presenti irregolarmente sul territorio italiano prevista dal Decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109, come chiarito con il decreto interministeriale del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione e il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 29 agosto 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7/09/2012, era tenuto a versare un contributo forfettario di euro 1.000 (mille) per ciascun lavoratore tramite il modello di pagamento F24 con elementi identificativi.
Con la Risoluzione n. 85/E del 31 agosto 2012, l’Agenzia delle Entrate aveva infatti istituito i codici tributo per consentire l’esatta compilazione, da parte dei datori di lavoro, del modello F24 Versamenti con elementi identificativi, da utilizzare nella procedura di emersione dal lavoro irregolare. Sono stati denominati i codici tributo REDO (per il lavoro domestico) e RESU (per il lavoro subordinato).
Si poteva procedere al versamento a partire dal 7 settembre 2012.
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