Quando avviene l'affidamento preadottivo?
Il provvedimento è assunto dal collegio dopo aver sentito il P.M., gli ascendenti degli adottanti ove esistano, il minore che abbia compiuto gli anni dodici: se il minore ha compiuto i quattordici anni deve manifestare espresso consenso all’affidamento alla coppia prescelta. Importante è l’obbligo del giudice di informare i richiedenti su tutti i fatti rilevanti attinenti al minore che siano emersi dalle indagini ( le vicende dell’abbandono, le malattie del minore, gli incidenti sofferti, le vicende subite nel periodo anteriore alla dichiarazione di adottabilità) e di non dividere fratelli tutti in stato di adattabilità a meno che non sussistano gravi ragioni. Il decreto di affidamento preadottivo è immediatamente annotato a margine della trascrizione della sentenza di adottabilità. Nel corso dell’affidamento sarà svolta dal Tribunale una attività non solo di controllo ma anche si sostegno, attraverso il giudice tutelare e i servizi sociali e consulturali, per rendere più facile la complessa procedura di trapianto del bambino nella nuova famiglia. In caso di accertate difficoltà il Tribunale può convocare gli affidatari e il minore, anche separatamente, alla presenza se del caso di uno psicologo per valutare le cause delle difficoltà insorte e può disporre interventi di sostegno psicologico e sociale.
Per approfondimenti:
Ministero della Giustizia - adozione nazionaleArma dei Carabinieri - adozione e affido di minori
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