In che cosa consiste il riscatto degli anni di laurea?
I lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni "fuori corso") o di titoli di studio equiparati, presentando l'apposita domanda all'INPS. Gli anni riscattati saranno considerati validi ai fini del computo dell’età pensionabile anche per i lavoratori soggetti al regime contributivo.
A partire dal 1° gennaio 2008, il riscatto della laurea può essere chiesto da chi ancora non lavora e non è iscritto ad alcuna forma previdenziale e da tutti i lavoratori soggetti al regime contributivo.
L’importo può essere rateizzato fino a 120 rate senza interessi. Il contributo è fiscalmente deducibile dal richiedente o dai familiari dai quali risulti fiscalmente a carico.
Il riscatto può essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità.
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